Come tutto è cominciato

Come tutto è cominciato
Il porto di Whitby

Nel Gennaio 2023 non avevamo idea di dove andare per le vacanze estive. Sicuramente le destinazioni marittime erano escluse già in partenza, non siamo persone a cui piace simulare una braciolata con il proprio corpo.
Le Dolomiti avrebbero potuto essere un’ottima soluzione: sono vicine (abitiamo a Verona) e semplicemente meravigliose: passeggiate, immersione sui sentieri della I° Guerra Mondiale (periodo storico che mi affascina non poco) e via dicendo; credo che nessuno possa trovare qualcosa di negativo se avessimo scelto questa destinazione.
Ma, c’è sempre un “ma” quando si inizia una frase come questa, al pensiero della marea (perdonate il gioco di parole, e se non lo avete capito rileggete da capo) di gente che ci sarebbe stata a Luglio, abbiamo pensato di scartare anche questa gloriosa e gaudente meta.
Quindi? che si fa? Dove si può andare?
Per una volta l’odiata Netflix ci è giunta in aiuto.
Infreddoliti ed umidi, sul divano di casa e con il servizio di streaming, ci siamo consolati con svariate serie tv riguardanti l’isola britannica in svariati secoli passati; tra lotte per la sopravvivenza tra normanni ed inglesi, attentati, re lussuriosi ed alcolizzati e pettegolezzi di corte, un antico lampione a candela si è acceso nei nostri freddi (ovviamente per le temperature invernali) cervelli.
E se andassimo in Inghilterra? Credo che questo sia l’esempio più lampante di come fare coercizione mentale su menti deboli come le nostre; Dio sia ringraziato che non esistono serie televisive, o quantomeno non le abbiamo trovate, sull’Antartide.
Quindi, indeboliti dalle luci psichedeliche della televisione ci siamo convinti che la scelta era giusta.
Ma l’isola è grande, e avevamo solo 10 giorni di tempo; quindi dove disegnare il cerchio della nostra scorribanda?
Non certo a Londra, dove le strade pullulano di turisti in ciabatte e costume da bagno facilmente identificabili dall’olezzo di fish and chips stantio.
Cercavamo un’area ampia e poco affollata; bastava seguire il consiglio di Netflix: Kent e Northumberland. Questa sarà la nostra destinazione! A zonzo per castelli ed antiche dimore, a visitare la melanconica Whitby con la sua nebbia che offusca il porto ed il cimitero a fianco dell’Abbazia.
Pronti; la scelta è fatta! Alea iacta est! Troppo tardi per tirarsi indietro.
Che ve lo dico a fare, l’avrete già capito dall’incipit, un viaggio semplicemente meraviglioso, che non vi sto a descrivere, non perché non ne valga la pena ma perché non è lo scopo di ciò che qua si racconta.
Ve la faccio breve, ci siamo infatuati dell’Inghilterra estiva, con le sue piogge quasi quotidiane e del dover indossare il maglione alla sera, a volte soli a volte accompagnati da qualche inglese che non aveva o tempo o denaro per andare in vacanza oltre mare.
E tornati a Verona, ma molto probabilmente eravamo ancora in viaggio, ci siamo ripromessi che questo era solo il “primo passo”.
E così per l’estate 2024 il dito sulla mappa è andato a colpire sul sicuro l’isola dalle mille storie e dai mille volti, dovevamo solo restringere il campo.
Scozia!
Et voilà, andremo in Scozia con lo stesso spirito che sempre ci accompagna, lontano dai luoghi follemente affollati di turisti, quindi si Scozia ma non Edimburgo, non si offendano i miei amici edimburghiani (non credo si dica così, ma passatemela per una licenza poetica).